La vita di ogni individuo è fatta di circostanze ma soprattutto di scelte. In altri momenti storici, partecipare alla vita sindacale era un fatto del tutto naturale, quasi una conseguenza implicita nel diventare Lavoratore, un modo di sentirsi parte di un´umanità che volgeva verso il progresso e l´emancipazione sociale.
il nostro tempo,invece, è pieno di contraddizioni e di confusione. Il tempo del potere economico che prevale sul pensiero umanistico e politico.
È per questo che in questo momento storico il sindacato diventa più che mai una scelta, una scelta di civiltà e di partecipazione.
È l´era della "recessione" che alimenta l´odio tra i popoli e rende tutti ricattabili di fronte ad una situazione di crisi che non riesce a trovare nuove formule per un vero e tangibile rilancio industriale ed economico del paese.
È l´era dei forti che tornano a prevaricare i deboli, della precarietà, della barbaria sociale che scinde i Lavoratori rendendoli vulnerabili e spaventati.
È l´era del silenzio e dell´accettazione passiva, dell´impoverimento materiale e culturale delle fascie sociali meno abbienti del paese.
Iscriversi alla CGIL vuol dire tutelare i propri diritti, alimentare le proprie speranze, fare un piccolo gesto concreto per se e per gli altri.
Iscriversi alla CGIL diventa oggi, più che mai, un atto di civiltà, una maniera per affermare:
" anch´io, come gli altri Lavoratori, devo lottare per garantire a me ed ai miei cari una dignitosa sopravvivenza, ma non voglio sentirmi complice di questo sistema!"
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