Piattaforma per il rinnovo del Contratto di Settore elettrico
10-07-2012 13:32 - News Verie
L´anno in corso, segnato dal perdurare della crisi, dalla recessione e da un aumento del prelievo fiscale, da una crescita dell´inflazione ha visto, ancora una volta, Lavoratori e Pensionati sopportare il maggior peso dei sacrifici. La modesta ripresa prevista a partire dal 2013 non pare sufficiente ad assorbire i deficit occupazionali creati dalla crisi e, in generale, a rilanciare lfeconomia. Non sono peraltro ancora certe e conosciute le politiche per lo sviluppo che il Governo intende mettere in campo ed i loro effetti sull´economia reale del Paese mentre gli interventi sulle pensioni e sul mercato del lavoro hanno, nel primo caso, aggravato la situazione e nel secondo non risolto il tema della precarieta. Dal punto di vista energetico, alle croniche debolezze del passato si somma il disordine attuale prodotto da una politica che alla programmazione energetica ha anteposto, per ragioni di facile consenso, la proliferazione degli incentivi a pioggia. Oggi si registrano, a fronte di un calo della domanda, un surplus di offerta, importazioni comprese, e un costo del kwh non competitivo. Lfintero sistema di generazione, nonostante possa vantare un parco termoelettrico a gas fra i piu efficienti, sta vivendo quella che, senza dubbi, puo essere definita una vera e propria crisi industriale e produttiva che rischia di distruggere un patrimonio tecnologico e di competenze non dispone di una adeguata dotazione di impianti di GNL che potrebbero contribuire ad abbassare il prezzo del gas si e registrata una esplosione incontrollata e non supportata dalla Rete della produzione da fonti rinnovabili, con pesanti conseguenze sugli impianti meno competitivi continuano a rimanere incagliati miliardi di investimenti in infrastrutture e impianti a carbone pulito, vitali per la sicurezza, per la qualita del servizio e per abbassare la bolletta per Famiglie e Imprese. In questo quadro, grave di rischi per lfoccupazione diretta e indotta, ma anche di futuri black]out, e indispensabile porre in essere azioni di contenimento della crisi e programmare il futuro elettrico del Paese. A tal proposito si ribadisce lfassoluta ed improcrastinabile necessita, visto il contesto economico e sociale, di istituire presso il Ministero dello Sviluppo Economico una Sede permanente di coordinamento delle politiche energetiche, nella quale si possa sviluppare la concertazione con tutti i soggetti imprenditoriali, istituzionali e sociali. La riunificazione delle aree contrattuali e della filiera, pur richiesta dal Sindacato, sino ad ora non e stata condivisa. E necessario pertanto ritornare su questo argomento per approfondire le ragioni di questa difficolta e pervenire a definire nei tre CCNL ] gas acqua, elettrico, energia ] linee guida comuni che nella successiva vigenza contrattuale pongano condizioni per realizzare l´obiettivo. Relazioni industriali/Sindacali, Rappresentanza e Accordi interconfederali, RSU, Contrattazione, Applicazione Il Settore elettrico italiano e sempre piu dipendente dallfandamento dellfeconomia nazionale e continentale, dai costi delle materie prime e dalle dinamiche finanziarie internazionali. In questo nuovo contesto, lfattuale modello di ggovernanceh delle Imprese elettriche ed energetiche, dimostra forti limiti nel rispondere adeguatamente alle sfide del mercato ed alla missione gsocialeh propria di chi deve produrre, trasportare, vendere e distribuire un bene essenziale per lo sviluppo del Paese e la vita delle persone come lfenergia. Assumendo a riferimento lfAccordo interconfederale del 28 giugno 2011, si ritiene che il rafforzamento dellfImpresa elettrica, in termini di maggiore competitivita e redditivita, ma anche di migliore qualita del servizio erogato passa, necessariamente, da una sua evoluzione in senso partecipativo che puo consentire una risposta corale di tutte le sue principali componenti. Il Contratto di Settore, dovra dare precisi indirizzi mediante la definizione di linee guida alle Relazioni sindacali aziendali per la costruzione, a quel livello, di migliori modalita di coinvolgimento preventivo dei Lavoratori nei momenti di definizione delle linee strategiche e delle principali decisioni di ordine organizzativo e gestionale conseguenti alle necessita di ricontestualizzazione e/o riorganizzazione delle Imprese come e il caso dei Consigli di sorveglianza. A livello di Settore, inoltre, andranno rilanciati e potenziati gli strumenti di confronto gia previsti e finora sottoutilizzati come l´Osservatorio e le Commissioni bilaterali, dotate di modalita di funzionamento certe ed esigibili, mentre sulla Responsabilita´ Sociale di Impresa, con particolare riferimento alla sostenibilita ambientale, andra´ declinato per via contrattuale ed aziendale il Protocollo sottoscritto tra Confindustria e CGIL CISL UIL sull´efficienza energetica. La Bilateralita, in particolare su Formazione, Sicurezza, Ambiente, Socialita, Politiche di Genere, dovra compiere un ulteriore passo in avanti per una sua completa attuazione. Allo stato, sia le Commissioni Bilaterali di Settore che quelle costituite a livello Aziendale, continuano ad essere sedi di dialogo ma non, come dovrebbe essere, luoghi nei quali si assumono decisioni cogenti per le Parti e sostenute con risorse adeguate. In particolare, si ritiene che una Bilateralita concreta nella formazione sia lo strumento piu efficace per: salvaguardare nel tempo la professionalita e lfesperienza del lavoratore favorire politiche di genere in una logica di massima conciliazione dei tempi di lavoro/famiglia e di superamento di ogni ostacolo alla parita migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. La Contrattazione Aziendale mirata a cogliere le specificita/opportunita locali e territoriali dovra essere ulteriormente arricchita con la valorizzazione ed il trasferimento piu opportuno, anche in una logica di decentramento, di titolarita contrattuali capaci di cogliere maggiormente le esigenze dei Lavoratori e coniugarle con lo sviluppo delle Imprese. Questo nuovo sistema di Relazioni Industriali dovra inoltre essere sostenuto da una regolamentazione per la elezione delle RSU/RLSA, e dallfattuazione nel Settore dellfAccordo interconfederale del 28 giugno e 21 settembre 2011, sorrette da adeguate Agibilita sindacali, individuando ambiti idonei a realizzare una idonea rappresentanza a livello territoriale e lfistituzione della figura di RLSA di sito. Sulla Sicurezza si richiede inoltre lfistituzione del glibretto personaleh del lavoratore che, a cura delle RLSA, certifichi i percorsi formativi compiuti, unitamente alle competenze possedute. Inoltre si propone l´istituzione delle Commissioni di conciliazione, coerenti con lfevoluzione legislativa della materia, anche a livello aziendale. Per quanto riguarda l´estensione del Contratto di settore a tutta la filiera elettrica, comprendendo i Dipendenti degli Istituti di fonte contrattuale, andranno definite norme cogenti . onde evitare fenomeni di dumping economico e di sicurezza fra le Imprese medesime scaricato sul lavoro . che ne consentano l´applicazione, oltre che a tutte le Aziende che operano a qualsiasi titolo in ambito elettrico, anche alle Imprese degli appalti che operano con continuita nel Settore, recuperando anche le anomalie gia presenti in alcune Aziende del Settore. Rapporto di lavoro . Tutela del reddito e dellfoccupazione Nel Settore elettrico italiano, soprattutto in questo frangente, deve essere evitata la caduta occupazionale per effetto della temporanea congiuntura di mercato. Cio puo essere possibile ricreando le condizioni per il rilancio degli investimenti, sostenendo ricerca e innovazione tecnologica con adeguati piani di conversione e formazione continua, sottoscrivendo impegni per la stabilita occupazionale nelle Imprese del settore. Le scelte del Governo di allungare il tempo di lavoro per avere diritto alla pensione e di non tagliare con nettezza le troppe forme di precarieta portano a ribadire che deve essere compiutamente realizzata la stabilita di impiego. In tal senso, il Contratto a tempo indeterminato dovra essere assunto a riferimento per tutto il Settore. Si dovranno quindi consolidare come le uniche modalita di ingresso l´Apprendistato professionalizzante e l´Inserimento con stabilizzazione al termine del periodo previsto, che, in ragione dell´alta scolarita di ingresso richiesta, deve essere ridotto al minor tempo possibile. Per il governo congiunto dei processi di ristrutturazione, crisi produttive e/o industriali, in attesa di valutare compiutamente i provvedimenti legislativi in via di emanazione, e necessario definire linee guida che prevedano, in detti casi, lfimpegno delle Imprese allfadozione di strumenti non traumatici (es. Contratti di solidarieta, Ammortizzatori sociali, Clausole sociali, ecc.) accompagnati da adeguate forme di integrazione al reddito e programmi di formazione specifici finalizzati al reimpiego e da un adeguamento mirato delle normative contrattuali sui trattamenti. In tal senso andra valutata lfopportunita della costituzione, anche a livello di Settore di Strumenti per la gestione comune della materia, con la finalita del pieno riutilizzo delle professionalita esistenti, della massima rioccupabilita nelle aziende del Settore presenti sul territorio coinvolto, nonche dellfattivazione di un turn]over che incentivi lfimmissione di giovani Lavoratori per un utile ricambio generazionale. Organizzazione del lavoro Negli ultimi anni i processi di ristrutturazione e riorganizzazione continua delle Imprese hanno portato i livelli degli organici al limite della sostenibilita con pesanti ripercussioni sui ritmi di lavoro e sugli orari di fatto, in particolare per il personale assoggettato alla reperibilita, per il quale si registra un pericoloso superamento delle soglie di sicurezza (stress da lavoro correlato). A tal proposito, si richiede lfistituzione di momenti di confronto periodico con le RSU, nei quali, sulla base dei dati a consuntivo sugli orari di fatto e dell´analisi dei processi, individuare le soluzioni piu opportune, anche sul piano dellforganizzazione del lavoro e della modulazione dellforario, per consentire la migliore coniugazione tra tempi di lavoro e tempi di vita. In tal senso andra rivisitata la normativa sulla Banca ore. Nello specifico della Reperibilita, anche in riferimento alla gsicurezza sostanzialeh, si riafferma la necessita del ripristino delle normali condizioni di turnazione (1/4), dellfadeguamento della sua remunerazione . con particolare riferimento alle situazioni di maggiore impegno . nonche della definizione di norme cogenti che riportino la frazionabilita del riposo fisiologico giornaliero e settimanale entro i limiti della eccezionalita. Salario e politiche retributive Innanzitutto va attuata la verifica prevista nel CCNL 5 marzo 2010 che, in base allfandamento dellfinflazione nel periodo di riferimento, prevede lfeventuale conguaglio dellfaumento dei minimi procedendo altresi allfadeguamento della base di calcolo. Per stabilire lfaumento economico dei minimi tabellari per il triennio 1 gennaio 2013 . 31 dicembre 2015 andranno presi a riferimento i parametri inflattivi e lfincertezza della congiuntura economica. Pertanto lfaumento reale al parametro medio utilizzato nel precedente rinnovo contrattuale dovra essere collocato tra il 7 e il 9%. Per quanto riguarda il salario di risultato, definito con Accordi aziendali, per il quale si richiede la conferma del regime fiscale a prescindere dai limiti di reddito, nel novero dei parametri e degli obiettivi andranno inseriti anche quelli legati alle performance ambientali, al risparmio ed allfefficienza energetica. In merito alle forme di salario individualizzato, si richiede la loro confluenza nel nuovo Sistema di classificazione in una logica di verificabilita e di trasparenza dei criteri di assegnazione adottati aziendalmente. Classificazione del Personale Nel riaffermare la validita delle Linee sottoscritte il 5 marzo 2010, il rinnovo contrattuale dovra acquisire quanto concordato in sede di negoziazione del nuovo Sistema di classificazione del personale senza prevedere ulteriori rinvii, attualmente in corso, ed completarlo. In ogni caso bisogna dare attuazione a quanto previsto dal CCNL precedente circa il conglobamento della ex indennita di contingenza nei minimi tabellari ed alla revisione delle declaratorie non piu coerenti con i mestieri richiesti. Piu in particolare, a livello di Contratto di settore dovranno essere previste le modalita di implementazione del nuovo Sistema in azienda ed eventuali applicazioni sperimentali, sempre con riferimento alle Linee guida definite nel rinnovo precedente. In coerenza con i temi del mercato del lavoro, andra valorizzato il diritto contrattuale allo studio attraverso la definizione, in tutte le Aziende del Settore, di un adeguato numero di permessi, nonche la formazione continua, non solo quella in ingresso, finalizzata alla crescita professionale, ma anche ai fini di un proficuo utilizzo nel tempo dei Lavoratori piu anziani. Sui Quadri aziendali, in considerazione della evoluzione di queste figure professionali e del loro inserimento nei nuovi contesti organizzativi, si richiede la verifica del ruolo effettivamente agito, dei livelli di tutela dellfandamento reale dellforario di lavoro e della prestazione, dei benefit/trattamenti individuali erogato al fine di un aggiornamento della normativa. Per tutte le figure professionali investite di responsabilita verso lfesterno, andra inoltre prevista la regolamentazione della malleva. Socialita´ e Welfare contrattuale La dimensione sociale del Contratto di Settore, considerate le positive esperienze fino ad oggi maturate dai Fondi previdenziali e assistenziali, deve fare un ulteriore salto di qualita attraverso: la definizione di un percorso di unificazione dei Fondi di Previdenza complementare, anche mantenendo, in via transitoria, differenze contributive, prevedendo lfattivazione, da parte aziendale, della posizione assicurativa dal momento di accesso al lavoro, a prescindere dalla tipologia contrattuale di ingresso, rispettando comunque il diritto legislativo di adesione volontaria la garanzia dellfaccesso obbligatorio allfAssistenza sanitaria integrativa per tutti i Lavoratori del Settore, con contributi a carico delle Aziende, favorendo la confluenza negoziata degli accordi esistenti verso un unico Fondo di Settore] In materia di socialita e tempo libero, si richiede la sottoscrizione di uno specifico protocollo per lferogazione di servizi alla persona/famiglia. Si richiede, inoltre, la rivisitazione del Protocollo sulle Azioni Sociali in relazione alle nuove e/o emergenti necessita sociali.