CCNL Chimico Farmaceutico: siglato il nuovo contratto di lavoro
05-03-2013 15:12 - News Verie
Riguarda oltre 180mila lavoratori e circa 3mila imprese. Temi centrali dell´accordo: occupabilità, flessibilità, esigibilità e produttività. Miceli (Filctem Cgil): "Ora la chimica deve voltare pagina e aprire un capitolo tutto nuovo con la green economy" Il nuovo contratto di lavoro Federchimica e Farmindustria e tutte le componenti sindacali di settore (Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Filtec-Uil, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal) hanno formalmente firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti all´industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e Gpl, contratto rinnovato lo scorso 22 settembre, che riguarda oltre 180.000 lavoratori e circa 3.000 imprese. Quattro i temi rilevanti del nuovo contratto, spiega una nota delle imprese di settore: occupabilità, flessibilità, esigibilità e produttività che vede centrale il ruolo della contrattazione aziendale alla quale il contratto offre diverse opportunità. E´ stata anche prevista la possibilità di agevolare l´occupazione stabile dei giovani con normative, anche economiche, specifiche che si affiancheranno alla nuova, piu´ agile, normativa prevista per l´apprendistato. Sul fronte dell´occupabilità è stato lanciato il Progetto Ponte, che ha l´obiettivo di aumentare e favorire l´occupazione giovanile, creando un vero e proprio ´ponte´ generazionale: il lavoratore senior, che si avvia all´uscita dall´azienda, riducendo il proprio carico di lavoro, consente il subentro di una risorsa junior. In questo modo il lavoratore in uscita assume, per un tempo determinato e in part-time, il potenziale ruolo di tutor per la nuova risorsa, che ne risulta avvantaggiata anche sotto il profilo formativo. Anche la flessibilità è un aspetto trasversale rilevante: adeguati interventi formativi possono garantire un aggiornamento costante e una maggiore preparazione che rendono il lvaoratore più facilmente ricollocabile in differenti ambiti aziendali. "Con la firma di questo contratto si chiude definitivamente la fase della produttività e della flessibilità del lavoro. Adesso per la chimica si deve voltare pagina e aprire un capitolo tutto nuovo dove il tema della riconversione industriale, della "green economy", di nuovi investimenti devono essere il futuro di una politica industriale degna di questo nome": è quanto afferma Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil, a margine della firma avvenuta formalmente ieri a Milano del contratto del settore chimico-farmaceutico. "L´Italia - aggiunge il leader sindacale - ha un grande bisogno di investire in un settore dove ha competenze, storia e professionalità da tutelare ed estendere, e lo deve fare affermando in primo luogo la necessità di una economia pulita, compatibile con l´ambiente. E su questo - conclude Miceli - misureremo le azioni e le volontà delle associazioni imprenditoriali e del nuovo esecutivo".